martedì 17 aprile 2012

Nel Rinascimento

La carrozza rinascimentale


La carrozza nuziale della Duchessa Hedwig
 Sposalizio tra la principessa Edvige Jagellona con Giorgio di Wittelsbach-Landshut (Duca Giorgio di Baviera) nel 1475



La carrozza, cioè il primo veicolo dotato di sistema di sospensione della cassa (scocca) dalle ruote, comparve e si sviluppò in Italia durante l'ultimo periodo del Rinascimento. Essa fu il risultato dell'evoluzione naturale che le carrette e i veicoli ad assali rigidi avevano subito, con successive modifiche, nel corso dei secoli precedenti.
Non si conosce chi abbia inventato la carrozza moderna ma si sa che a Milano lavorarono i primi carrozzieri moderni . Nella stessa città, alla fine del '500, cirolavano circa duemila carrozze. I costruttori lombardi ne produssero migliaia di esemplari, molti dei quali finemente e lussuosamente decorati.

In qualità di "nobile" evoluzione dei carri, le carrozze ereditarono anche le tecnologie frenanti impiegate nei secoli precedenti, quali forme primitive di freni a ceppi.
Questo è il tipo più semplice di freni, adatti ad una massa ridotta del mezzo, che non obbliga all'impiego di impianti di grandi prestazioni, tra l'altro non disponibili ai tempi. Consiste in un piccolo ceppo di forma rudimentale adattato alla parte circolare del tamburo o della ruota. Collegata al ceppo vi è una leva che, azionata, preme il ceppo contro il tamburo con molta forza.

IL RINASCIMENTO DELLE MACCHINE

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